LA COLLEGIATA DI SAN MEDARDO
MAIOLICA INVETRIATA DI GIOVANNI DELLA ROBBIA
Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Girolamo (prima del restauro)
E' stato completato il restauro dell'altare in maiolica invetriata di Giovanni della Robbia, Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Girolamo, conservato presso la chiesa di San Medardo ad Arcevia; la cerimonia di presentazione dei lavori si è svolta il 15 novembre 2003 nella Collegiata.
Il lavoro è stato eseguito dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico delle Marche, sotto la direzione scientifica della Dott.ssa Claudia Caldari; l'intervento rientra negli esercizi finanziari della Soprintendenza degli anni 1999-2003. La relativa pubblicazione è in corso a cura della direzione dei lavori.
Breve descrizione dell'opera e introduzione storica
Si tratta di un altare trifornice in terracotta invetriata con nicchie inquadrate da quattro lesene con ricca decorazione a motivi floreali e candelabri a grottesca; all'interno delle nicchie si trovano le statue, bianche su fondo azzurro, della Madonna col Bambino, al centro, e ai lati di San Giovanni Battista e di San Girolamo. Il fregio in alto presenta un festone con protomi di cherubini, ricco di frutti e fiori su sfondo azzurro, chiuso in alto da una cornice ad ovuli. La lunetta superiore, a conchiglia, contiene il busto del Redentore, a tutto rilievo, mentre nei medaglioni è raffigurata l'Annunciazione. Ai lati, a tutto rilievo, si trovano due angeli reggicandelabro. Nella predella sono raffigurati tre episodi a bassorilievo: al centro la natività, ai lati la visita di S. Antonio Abate a S. Paolo Eremita, Gerasimo e il leone, oltre a semibusti di Santi.
Nel 1870, quando l'opera venne rimontata nella sede attuale dopo essere stata esposta nella chiesa dei Cappuccini, furono assemblati anche alcuni frammenti di bottega robbiana, realizzati probabilmente dal fratello di Giovanni, Marco e riferibili ad una Transenna del 1514, esistente nell'eremo di San Girolamo e andata perduta: si tratta in particolare del piedistallo dell'altare. Al centro si trova un Tondo con Madonna ed Angeli. Nel 1510 venne commissionata a Giovanni della Robbia l'opera destinata all'altare maggiore dell'eremo di San Girolamo del Sasso Rosso presso Arcevia, come testimoniano i documenti manoscritti dell'epoca.
Portata a termine nel 1513, l'opera rimase per più di un secolo nella sua sede originaria, per essere poi smontata e ricomposta nella chiesa dei Cappuccini, nel 1653, insieme ad elementi di un'altra opera, sempre di bottega robbiana. Nel 1870 fu traslata dalla chiesa dei Cappuccini e montata nella chiesa di San Medardo, sua collocazione attuale; la data esatta del trasferimento è documentato da una lastra iscritta collocata nella parete di fondo della nicchia centrale dell'altare, dietro la figura della Madonna; essa riporta la seguente iscrizione:
trasportata dalla soppressa chiesa dei cappuccini e restituita al culto per cura del municipio 2 febbraio 1870